…E TU LA SAI LA DIFFERENZA TRA TRUCIOLARE E TAMBURATO ?
Te lo diciamo noi e ti spieghiamo perchè abbiamo fatto una scelta ECOLOGICA.
IL TRUCIOLARE
Il TRUCIOLARE o TRUCIOLATO, è il nome con cui vengono indicati i pannelli in fibra di legno composti di trucioli derivanti da scarti di lavorazione che , successivamente, vengono impastati con materiali leganti addizionati spesso con sostanze funghicide e/o ignifughe, per poi essere pressati per produrre pannelli.
Esistono diverse tipologie qualitative di pannelli che variano a seconda della granulometria delle particelle di legno utilizzate : più queste sono grandi si otterranno pannelli particolarmente economici e facilmente friabili. Al contario, più saranno piccole, si otterranno pannelli compatti e “resistenti”.
In ogni caso , si ottengono semilavorati a basso costo e questo, anche se inizialmente può sembrare un risparmio vantaggioso, nel tempo non c’è paragone in termini di durata rispetto al tamburato.
Inoltre , una volta danneggiato, il pannello in truciolare difficilmente si riesce a riparare in quanto si sbriciola.
Come detto in precedenza, nella produzione di pannelli in truciolare, vengono utilizzati materiali leganti sottoforma di colla ureica , sostanza che per anni emette formaldeide classificata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea come cancerogena dal 1 Gennaio 2016.
Ad onor del vero oggi, fortunatamente, quasi tutte le aziende produttrici, perlomento italiane ed europee, dichiarano di utilizzare pannelli a bassa o nulla emissione ma , la prudenza, non è mai troppa…
IL TAMBURATO
Il TAMBURATO, è una tipologia costruttiva molto apprezzata per la sua leggerezza, la robustezza, la stabilità e la resistenza all’umidità. Il pannello di tamburato è ottenuto dall’assemblaggio di diverse parti: un telaio perimetrale, solitamente in massello di abete, che contorna una struttura alveolare composta da un pannello a “nido d’ape”, il tutto chiuso sui due lati da fogli , detti “pelli”, di diversi materiali a seconda il grado di finitura che si vuole ottenere. Si ottiene così un semilavorato dal ridotto peso specifico che , oltre a ridurre notevolmente le sollecitazioni meccaniche delle cerniere , per esempio nel caso delle ante di un armadio, fa si che i perni di giunzione e le viti, lavorino nel legno massello garantendo così un’ottima stabilità e robustezza.Per tali caratteristiche il tamburato è molto usato per produzioni di alto livello.Inoltre , un mobile di questa manifattura, in caso di smontaggio e rimontaggio, garantisce una elevata tenuta delle parti di fissaggio in quanto, a differenza del truciolare, non si sbriciola.
QUAL’E’ IL NOSTRO PUNTO DI VISTA ?
La nostra scelta, nonostante gli indiscutibili passi in avanti compiuti dalla normativa in relazione alla qualità richiesta per la produzione, è stata quella di evitare il più possibile l’uso del truciolare.Non è il “legno” che noi amiamo, non è facilmente riciclabile e quindi è meno ecologico.La nostra convinzione è che quando si costruisce un mobile, esso debba durare il più a lungo possibile come la vita di un albero, trasmettendo energia e benessere. Il legno delle strutture è massello d’abete proveniente da foreste certificate come gestite in maniera ecologicamente sostenibile ( M.C.F. – F.S.C. – P.E.F.C.)
Anni di esperienza nel campo della falegnameria e nell’arredamento, ci hanno portati a collaborare con una serie di aziende produttrici capaci di realizzare prodottidi altissima qualità ma con prezzi accessibili a tutti grazie all’uso di tecnologie innovative in grado di abbattere i costi di produzione.Oltre ad una scelta eco-sostenibile, la nostra è sempre stata una forma di tutela nei confronti dei nostri clienti essendo consapevoli che, l’arredamento di una casa , è una voce incidente sull’economia famigliare e che quindi, i soldi investiti, devono avere una equa controparte in termini di valore, di qualità e di durata nel tempo.Basti pensare al disagio di dover svuotare tutti i mobili dagli oggetti riposti col passare degli anni quando si deve cambiare qualcosa perchè si è rotta o magari la struttura portante non garantisce più una solidità.